giovedì 11 gennaio 2018

Articolo conclusivo

La prima cosa che bisogna chiedersi prima di iniziare questo blog è cosa si intende con il termine liana artificiale. Riflettendoci gli artefatti (ossia prodotti della tecnica non presenti in natura) che replicano la liana naturale non sono nient'altro che i cavi, corde, funi o fili. Si sarebbe anche potuto parlare di cavi usati per la trasmissione di dati o di energia ma è sembrato fuori luogo in quanto l'oggetto naturale di riferimento, le liane appunto, sono sempre state usate unicamente per intrecciare cose o trasmettere sforzi di trazione.
Prima di parlare di un oggetto bisogna definire i confini della trattazione, è così che è stata data una definizione. Successivamente si è deciso di ampliare i confini per capire l'evoluzione dei nomi attraverso le differenti lingue, ed è così che oltre all'italiano sono state fatte alcune traduzioni.
Una mappa concettuale è stata molto utile per fare già una prima classificazione dell'oggetto e vedere in quali ambiti (sociologici, letterari, artistici o tecnici) si potevano trovare collegamenti e argomenti di discussione.
In seguito si è fatta un'analisi dei materiali e delle forme e funzioni sostituive per poter capire in quale modo la liana artificiale interagisse con la società, anche per mezzo di articoli di giornale. Successivamente si è rivolta più attenzione al ruolo che la cosa ha avuto nella letteratura, musica e nelle arti figurative. Si è osservato che è molto presente nei miti classici, usati per descrivere una trasformazione della società, (per esempio il passaggio da vita a morte spiegato attraverso le Parche romane o le Moire greche) e anche negli strumenti musicali che si sono evoluti dall'antichità (cetra classica) sino ai giorni nostri (famiglia dei violini) mantenendo sempre la corda come elemento costruttivo. A questo punto si è resa necessaria un'analisi più tecnica e sistematica dell'oggetto in questione, per questo si sono analizzati i grafici, le specifiche e le scienze scoprendo che le funi rivestono una funzione di primo piano nel mondo del lavoro nell'ambito della sicurezza. Una ricerca delle industrie che operano con questo oggetto ha mostrato che è praticamente onnipresente in campo industriale ed in particolare in quello meccanico. Infatti da quando è stata inventata e formalizzata attraverso norme e brevetti, la fune (soprattutto di acciaio) ha visto innumerevoli applicazioni, oltre al campo della produzione industriale anche nell'ambito delle infrastrutture e dei trasporti. Ogni giorno milioni di persone entrano in contatto con questo oggetto talvolta senza accorgersene per esempio quando si prende un'ascensore essa solitamente è tirata da cavi, oppure spesso i lunghi ponti che si attraversano con la macchina sono sorretti da tiranti. Avendo un gran numero di utilizzatori sfortunatamente sono presenti anche degli incidenti, anche gravi, di cui se ne è parlato in un post apposito.
Interessante è stato definire in un glossario trilingue alcune parti o nomi specifici della cosa artificiale e vedere se in altre lingue questi nomi acquisivano significati con sfumature diverse, come effettivamente è stato. Anche la definizione di un abbecedario è stata molto utile soprattutto come esercizio volto a mostrare che è presente almeno una parola per ogni lettera che sia collegata, in modo diretto o meno, alla liana artificiale. In un altro post invece si sono indagate le metafore proprie dell'oggetto artificiale trattato nel blog.
Per concludere, questo blog vuole mostrare come la liana artificiale (ma più in generale qualsiasi cosa) possa essere vista da numerose angolature e ha permesso di costruire una visione più generale e a "tuttotondo" dell'oggetto senza limitarsi ad un solo campo (per esempio quello puramente costruttivo-ingegneristico), analizzando anche l'impatto e i risvolti dell'oggetto sulla società.



mercoledì 10 gennaio 2018

Un abbecedario commentato della liana artificiale


  • A, Arianna: Il celebre filo di Arianna, che aiuta Teseo a uscire dal labirinto
  • B, Budello: Materiale che viene usato per fabbricare le corde di molti strumenti musicali
  • C, C.A.I. : Il Club Alpino Italiano, nel suo stemma ha una corda, elemento indispensabile per un alpinista
  • D, Diamante: I cavi d'acciaio che tagliano la pietra nelle cave sono rivestiti di polvere di diamante per essere più duri
  • E, Edelrid: una nota ditta produttrice di corde e materiali per l'alpinismo e arrampicata
  • F, Fato: Nella mitologia le Moire, tessono svolgono e tagliano un filo che simboleggia il fato (destino) di una persona
  • G, Giungla: Il luogo di provenienza per eccellenza della cosa naturale
  • H, Heron Pro, un modello di corda molto usato per l'arrampicata
  • I, Intreccio: Tutte le corde sono formate da più fili intrecciati
  • L, Labirinto: Teseo non si perde nel labirinto grazie al filo proveniente dal gomitolo regalatogli dalla sua amata
  • M, Montagna: la corda è l'oggetto per eccellenza che viene usato per andare in montagna a fare alpinismo
  • N, Nave: Oggetto che ospita numerose cime (corde)
  • O, Ormeggi: un sinonimo di corda usato in ambito marino
  • P, Parche: Sono le divinità romane che tessono il filo del fato
  • Q, Qualità: Quasi tutte le corde devono rispondere a caratteristiche di qualità per poter essere omologate
  • R, Ring: È sempre delimitato da funi elastiche
  • S, Sicurezza: In moltissimi casi le funi svolgono compiti di sicurezza (per es. nei cantieri)
  • T, Trazione: La liana artificiale ha delle eccellenti caratteristiche di resistenza in trazione
  • U, Utensile: Alcuni utensili impiegati nelle officine usano nastri o cavi di acciaio per eseguire le lavorazioni meccaniche
  • V, Violino: Strumento che utilizza corde la cui vibrazione produce onde di pressione
  • Z, Zz: nelle normative questa sigla indica una corda con avvolgitura destrorsa parallela

Le metafore della liana artificiale

Innanzitutto cosa è il concetto di metafora? È un'esemplificazione che serve per spiegare qualcosa di più complesso attraverso la narrazione o, in questo caso, l'immagine. Per esempio come il logo Nike che simboleggia la Vittoria alata è metafora di velocità, così l'immagine di un anello di corda annodata con un particolare nodo è metafora di una pena capitale, l'impiccagione. Tale immagine evoca subito qualcosa di negativo e sinistro, viene infatti molto usata per gli articoli di cronaca nera.


I brevetti della liana artificiale

In questo precedente articolo si era già parlato di un brevetto relativo alla costruzione di funi, qui ne verranno illustrati altri. In campo industriale ci sono migliaia di brevetti relativi alle funi o cavi di acciaio, per esempio una azienda italiana, la Gamba safety ha realizzato una fune di sicurezza a cui si assicurano i lavoratori a grandi altezze che è composta da un'anima in acciaio e rivestita di kevlar e poliestere. In questo modo la resistenza della corda aumenta notevolmente, è inoltre ignifuga e anti taglio. Qui una descrizione del prodotto. Un brevetto abbastanza antico (1880) nella sua versione originale (qui invece il documento Google Patents) riguardo all’invenzione dell’ascensore. Qui un altro brevetto (Documento Google Patents o brevetto originale) che riguarda l’uso della fune come elemento di sicurezza.

 Un brevetto della US Patent Office relativo a un metodo ddi fabbricazione di corde in acciaio.

martedì 9 gennaio 2018

Gli utilizzatori della liana artificiale

La liana artificiale nelle sue declinazioni di fune o corda ha svariati milioni di utenti nel mondo. Per esempio tutti i musicisti che suonano strumenti cordofoni hanno a che fare con questa cosa artificiale (per approfondire i materiali delle corde musicali si rimanda a un precedente articolo).
Inoltre proprio per la sua capacità di trasmettere forze viene usata in tantissime infrastrutture che vengono utilizzate ogni giorno da tantissime persone. Gli ascensori vengono usati negli uffici, scuole e grattacieli delle grandi città, le funivie durante l'inverno vengono prese d'assalto da migliaia di sciatori che non vedono l'ora di incidere la neve con i propri sci e altrettante persone percorrono con la propria macchina ponti tenuti da tiranti. Per esempio il Golden Gate Bridge a San Francisco, inaugurato nel 1937 viene percorso ogni giorno da circa 100'000 veicoli.

Il Golden Gate Bridge a San Francisco, sono ben visibili i tiranti in acciaio

Le storie e i protagonisti della liana artificiale

L'ingegnere tedesco Wilhelm August Julius Albert nato nel 1787 era un industriale che dirigeva le miniere della regione di Harz, site nel nord della Germania. Fu il primo ingegnere che descrisse e osservò i fenomeni di fatica nei materiali e comprese che ciò non dipendeva dal carico applicato bensì dal numero di cicli dell'utensile. Viene anche considerato l'inventore di quella che venne chiamata "Fune di Albert" in suo onore. Questa è una fune intrecciata con i trefoli paralleli ed è di fatto un'antenata del moderno cavo d'acciaio.

Un ritratto di Wilhelm August Julius Albert tratto da Wikimedia

I luoghi della liana artificiale

Un luogo in Italia divenuto tristemente famoso a causa del cedimento di un cavo di acciaio è Cavalese (vicino a Trento). Infatti il 9 marzo del 1976 si verificò il più grave incidente funicolare della storia. Due cavi della funivia del Cermis, a Cavalase, si accavallarono e il tecnico di bordo, anziché fermare la funivia e attendere uno sblocco delle funi, decise di continuare lo stesso la corsa: lo sfregamento dei cavi ne causò la rottura e la funivia -con 43 persone a bordo- cadde per 200 metri nel vuoto prima di urtare una parete alta 100m e continuare la caduta sino a terra. Morirono tutti ad eccezione di una ragazza che, miracolosamente, si salvò.
La storia sfortunata di questa funivia però non finisce qui. Il 3 febbraio del 1998 un aereo caccia da ricognizione americano in forza ad una base NATO vicino a Trento volando ad una quota inferiore a quanto concesso (il capitano riferirà nella sua versione dei fatti di avere l'altimetro rotto) e non rispettando il regolamento trancia con la coda posteriore i cavi che reggono la funivia causando la caduta nel vuoto di essa e la morte di tutti i venti occupanti. Questo incidente creò molti problemi a livello giuridico poiché i militari vennero processati negli Stati Uniti d'America ma vennero prosciolti da tutte le accuse di omicidio. L'Italia citò in giudizio gli Stati Uniti d'America ma la Cassazione respinse le accuse poichè il processo dei militari spettava al loro Paese di appartenenza. Questa vicenda creò qualche attrito tra le relazioni diplomatiche dei due Paesi.

I resti della funivia del Cermis dopo l'incidente del 1998

Un articolo originale del Corriere della Sera riguardo l'incidente del 1976
L'articolo riguardo l'incidente del 1998

lunedì 8 gennaio 2018

Un glossario trilingue

Italiano

  1. Anima: Parte interna che costituisce il cuore della liana artificiale, può essere di materiale tessile o metallico.
  2. Filo: È la più piccola entità in cui è scomponibile una corda, si parte sempre da fili per la creazione di un cavo.
  3. Trefolo: Unione di più fili, i trefoli in genere vengono avvolti tra di loro e se presente, sull'anima.
  4. Calza: Solitamente presente in corde di fibra tessile, serve per proteggere il materiale interno da eventuali attacchi esterni (sporcizia, polvere, acqua, sostanze chimiche).
Francese
  1. Âme: Significa principio di vita, insieme dei pensieri, modi e gesti di una persona. In ambito letterario indica la mente e l'intelletto di una persona
  2. Fil: Interessante notare come il plurale "Fili" viene tradotto con "fils" che significa anche figli, in questo caso la fune diventa metafora della famiglia (unione di più fili - figli)
  3. Brin: Parola che viene usata per indicare i fili d'erba, siccome i trefoli sono l'unione di più cose il filo d'erba può essere visto come l'unione di più canali linfatici che insieme concorrono alla crescita della pianta.
  4. Chaussette: Come in italiano è sinonimo delle calze usate solitamente ai piedi delle persone
Inglese
  1. Core: La parola anima può essere tradotta con "soul" che si riferisce più alla dimensione filosofica e spirituale di una persona. Core invece viene solitamente usata per indicare il nucleo delle cose (per esempio della terra o la parte interna delle fibre ottiche).
  2. Wire: Ha lo stesso significato del termine italiano tranne che per il fatto che il termine filo può essere tradotto anche con "lead" che significa anche "piombo" in riferimento al filo a piombo usato dai muratori per tirare muri dritti. Un chiaro esempio di come all'oggetto (filo a piombo) si sostituisce il solo aggettivo per indicarlo (piombo).
  3. Strand: Termine che significa trefolo ma anche mechè (in riferimento ai capelli) o spiaggia.
  4. Sock: Ha un significato simile al termine italiano, ma può essere anche tradotto con "pugno", se in italiano la parola aveva una valenza protettiva in inglese diventa quasi aggressiva.

Le industrie delle liane artificiali

Nei precedenti articoli si è già fatto riferimento ad alcune industrie che operano nel campo delle funi ma ora è doveroso approfondire l'argomento. A livello nazionale, una delle aziende più rinomate è la Italmet, che produce funi in acciaio di grandi dimensioni principalmente per il settore navale e altri accessori per il sollevamento di imbarcazioni. Un'altra ditta molto più diversificata è la Plam, che produce funi di molti tipi: per off-road, per il tempo libero, per nautica, per agricoltura, edilizia, ferramenta, pesca o attività sportive. Aziende specializzate nella produzione di corde per usi alpinistici, speleologici o di soccorso sono la tedesca Beal o la francese Petzl.


Una corda della Beal da 9,6 mm di diametro con trattamento impermeabilizzante Golden dry usata per alpinismo

Nel campo dei trasporti a fune alcune aziende più famose specializzata nella costruzione di funivie, seggiovie o impianti di risalita sono la Doppelmayr e la Leitner Ropeways.
A livello mondiale si possono citare la Wirerope per il settore delle costruzioni e minerario o la Ropeindustries per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro e i lavori in quota. Ciascuna di queste aziende possiede brevetti per quanto riguarda le proprie tecnologie produttive.

La funivia Skyway a Punta Helbronner (3466m) sul Monte Bianco realizzata dalla ditta Doppelmayr




Le tecnologie e le scienze della liana artificiale

Lo stato dell'arte in merito alla fabbricazione di funi o cavi in acciaio o in fibra tessile è molto variegato e spesso le aziende produttrici costruiscono da sole le macchine cordatrici e le proteggono con brevetti. Una macchina cordatrice usata da molto tempo è la cosiddetta cordatrice a planetario. Il funzionamento è abbastanza complesso da spiegare ma è molto semplice se osservato. Per questo rimando a un breve video in cui si osserva la riproduzione di una macchina a planetario che effettua in modo corretto la chiusura finale di una fune in acciaio di diametro 2,5 mm. Si osserva che vengono prima cordati i trefoli sull'anima e successivamente la fune viene passata in un sistema che elimina le tensioni residue.
Una azienda che opera nel settore descrive qui un brevetto per una puleggia in grado di ruotare insieme al prodotto in formazione per evitare la formazione di tensioni.


Il momento in cui i trefoli vengono avvolti attorno all'anima

I rischi

Si è già parlato in parte dei rischi dovuti all'uso di funi per ormeggi in ambito marino in questo articolo. Qui si vuole approfondire ulteriormente l'argomento evidenziando come i maggiori rischi derivati da questo oggetto artificiale sono causati dalla sua rottura. Molto spesso sono usate funi nei cantieri per il movimento di mezzi o oggetti pesanti e la casistica degli incidenti evidenzia come la maggior parte degli incidenti è dovuta alla mancanza di DPI (dispositivi per la protezione individuale) per persone che lavorano in altezza che se sommata alla rottura accidentale di una fune, l'estremità libera può urtare i lavoratori scaraventandoli a terra. La dinamica degli incidenti è stata tratta dall'archivio infortunistico INFORMO a cura dell'Inail e Ministero della Salute.

I simboli della liana artificiale

Innanzitutto ricordiamo cosa è un simbolo. Un simbolo deve trasmettere un messaggio universale e per questo deve poter essere inteso da ogni cultura in qualsiasi tempo. Proprio per le sue caratteristiche di validità generale non può essere assimilabile ad un documento che per definizione deve essere collocato in coordinate spaziali e temporali.
In ambito industriale, i simboli più usati sono quelli che rappresentano la sezione della fune, permettendo di individuare il numero di fili, trefoli e un'eventuale anima interna di materiale diverso. Solitamente nei disegni o nei fumetti, per il loro carattere squisitamente filiforme, vengono indicate con una semplice linea.

Intestazione di un fumetto di Lucky Luke con una corda stilizzata

Corda rappresentata in modo stilizzato con vari nodi

sabato 6 gennaio 2018

Le specifiche tecniche

Gli acciai speciali utilizzati per funi devono seguire delle normative che dettano le specifiche del materiale. La normativa di riferimento per la gestione corretta delle funi di acciaio è la UNI ISO 4309 con il seguente titolo: "Apparecchi di sollevamento - Funi - Cura, manutenzione, ispezioni e scarto".  Tale norma, tra le varie cose, specifica un glossario terminologico, regole pratiche e teoriche per la corretta sostituzione di funi, regole pratiche e teoriche per l'ispezione periodica. L'osservazione della norma, insieme ad una corretta formazione del personale, garantisce una solida base per la movimentazione di funi per sollevamenti in ambito meccanico.
A titolo di esempio riporto un manuale d'uso per funi di una nota ditta, la Italmet, che fa riferimento alla norma citata.

I grafici della liana artificiale

La maggior parte delle funi per applicazioni meccaniche viene realizzata in acciaio. Esistono acciai speciali per funi che hanno particolari caratteristiche di tenacità e duttilità. Viene molto utile analizzare il grafico delle tensioni e deformazioni ricordando che la pendenza della retta nel tratto elastico corrisponde al modulo di elasticità (o di Young) del materiale.
In questo grafico si può infatti distinguere un tratto elastico iniziale in cui se la forza cessa non ho una deformazione residua, un tratto corrispondente allo snervamento e successivo incrudimento (deformazione plastica) cui segue strizione (deformazione plastica localizzata) e rottura. In ambito ingegneristico si cerca sempre di rimanere all'interno del tratto elastico, perché oltre avrei un eccessivo irrigidimento con diminuzione della duttilità e tenacità e aumento della fragilità (la resistenza a rottura di un materiale incrudito aumenta).

Grafico delle tensioni (ordinata) e deformazioni (ascissa) per un materiale duttile

Le statistiche

Nell'ambito dei lavori in mare il sito di news specializzato Safety4Sea ha stilato una grafico di quali siano le principali cause di incidente sulle navi. Le statistiche mostrano che il 53% dei danni arrecati ai lavoratori da parte di funi sono stati causati da corde o fili che si dividono, il 42% è causato dall'arrivo a fine corsa della fune sugli avvolgimenti e il 5% da cedimenti strutturali del materiale. Questi incidenti sono relativi alle funi di ormeggio. Qui il link dell'articolo completo in lingua inglese.

Diagrammi a torta delle principali cause di incidenti da funi da ormeggio, tratta da Safety4Sea

lunedì 25 dicembre 2017

I numeri

Per loro natura gli oggetti artificiali che replicano le liane vengono utilizzati per trasmettere forze di trazione. Spesso si tratta di funi di acciaio che hanno un modulo elastico (o di Young) medio di 2x10^5 MPa, sono quindi abbastanza duttili e hanno un piccolo allungamento elastico. La resistenza a trazione varia molto a seconda del tipo di materiale impiegato ma per dare un'idea va dai 900 ai 150'000 kgF

martedì 12 dicembre 2017

La liana artificiale nel cinema

Un romanzo scritto dall'alpinista Joe Simpson intitolato "La morte sospesa" parla di un evento realmente accaduto all'autore. Sulla base di questo romanzo è stato prodotto il film omonimo che ha riscosso un discreto successo. Joe Simpson si trovava nelle Ande peruviane per effettuare la prima salita della parete ovest del Siula Grande (6260 m) insieme a un suo amico, Simon Yates. Dopo essere arrivati in cima stremati affrontano la discesa lungo la via normale che si rivela più difficile del previsto. Allo stremo delle forze, Simpson cade in un crepaccio rimanendo appeso al compagno che riesce a fermare la caduta. Simpson è appeso nel vuoto e non riesce a risalire la corda e Yates sta facendo uno sforzo sovraumano per tenerlo. Dopo un'ora e mezza in queste condizioni Yates è costretto a tagliare la corda che lo lega al compagno facendolo cadere nel crepaccio e condannandolo ad una morte certa. Miracolosamente Simpson sopravvive, ma con una gamba rotta e in preda alle allucinazioni deve ancora rientrare al campo base situato al fondo del ghiacciaio. Dopo giorni di agonia riesce finalmente a raggiungere le tende del campo base dove trova i suoi compagni che non credono ai loro occhi. Yates è distrutto perchè si sentiva colpevole della morte del suo amico ma Simpson lo rassicura dicendo che in quelle circostanze anche lui avrebbe tagliato la corda.

Una esercitazione del CNSAS (Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico) per il recupero di un ferito in un crepaccio

Esempio di caduta in crepaccio e trattenuta da parte dei compagni

martedì 5 dicembre 2017

La liana artificiale nella musica

Qui il video di un brano dei Foo Fighters intitolato "Rope". Testo e traduzione qui.
Esiste anche un gruppo musicale di musica neofolk italiano dal nome "Corde Oblique", diretto da Riccardo Prencipe, diplomato al conservatorio e dottore in Storia dell'Arte. Queste due passioni sono state fuse assieme per far conoscere e valorizzare il patrimonio artistico italiano attraverso la musica e i loro testi. Sono diventati abbastanza conosciuti nell'ambito undergound facendo anche una tourneè di 9 tappe in Cina. Il nome potrebbe riferirsi al modo di suonare la chitarra (con un piede sullo sgabello) o al fatto di aver unito due passioni: la musica e la storia dell'arte.
Qui la playlist delle canzoni suonate in "The Stones of Naples"

La liana artificiale nella letteratura narrativa

Leonardo Sciascia (politico e scrittore italiano) nel 1970, appena andato in pensione, pubblica una serie di storie dal titolo "La corda pazza", nelle quali si rifà a un concetto elaborato da Luigi Pirandello nella commedia "Il berretto a sonagli". Infatti, nel primo atto di tale commedia viene detto che ognuno di noi ha "come tre corde d'orologio" nella testa, una seria, una pazza e una civile, per vivere armoniosamente in una società bisogna saper gestire queste tre corde e di tanto in tanto dare "una giratina allo strumento", cioè farne prevalere una. La raccolta di Sciascia si occupa solo della corda pazza perchè viene paragonata alla Sicilia, terra amata dall'autore ma piena di contraddizioni.

Le narrazioni della liana artificiale

Già nei miti dell'antichità classica si possono trovare riferimenti all'oggetto -liana artificiale- o filo come nel famoso mito del Minotauro. Raccontato da vari scrittori dell'epoca (tra cui nelle Metamorfosi di Ovidio o nelle Vite parallele di Plutarco), narra di una donna, Arianna che si innamora di Teseo quando approda all'isola di Creta per sconfiggere il Minotauro. Questa creatura vive in un labirinto e nessuno ne era mai uscito vivo. Arianna regala a Teseo un gomitolo di lana (il famoso filo d'Arianna) per permettergli di uscire fuori una volta ucciso il minotauro.

Arianna dà a Teseo il filo per uscire dal labirinto, Pelagio Palagi (1814) 

lunedì 13 novembre 2017

Forme e funzioni sostitutive

La corda è normalmente filiforme, spesso possono essere fatti dei nodi o degli anelli per facilitare l'utilizzo manuale. Più trefoli intrecciati tra loro eventualmente attorno a un'anima (anche di diverso materiale) formano la corda. I trefoli sono formati a loro volta di più fili intrecciati e vengono detti normali se sono formati da fili tondi, chiusi se nella parte interna hanno fili tondi ma in quella esterna sono sagomati (in genere per migliorare l'aderenza con pulegge) . L'anima può essere ad esempio in acciaio: in questo caso la resistenza a rottura aumenta di circa dell'8%. Anime in fibre tessili sono preferite perché svolgono la funzione di riserva per il lubrificante.
In generale le corde o funi vengono usate per sostenere carichi grazie alla loro capacità di sopportare sforzi normali di trazione. Non riescono a trasmettere sforzi di taglio.
Le corde in fibra naturale (per esempio di budello di agnello o bovino) sono utilizzate fin dall'antichità classica (V e VI secolo a.c.) per gli strumenti musicali cordofoni come la cetra. Vengono utilizzate tuttora per strumenti come violini, viole, contrabbassi, chitarre, liuti, arpe e strumenti medievali.
Cordoncino di Roma ossia corda in budello con doppia torcitura contrapposta 

Violino barocco con corde in budello e Sol filato

I materiali della liana artificiale

La corda può essere costituita da materiali derivanti da fibre tessili o da fili metallici, in questo caso si parlerà di fune.
Le fibre tessili più utilizzate sono la ramia, seta, canapa, sisal, iuta, lino, nylon e cotone. Un ruolo di particolare importanza è rivestito dalle fibre di nylon che sono molto utilizzate.
Le funi invece sono costituite da acciai al carbonio o acciai inossodabili per speciali applicazioni come ad esempio le funi per le funivie o per gli ascensori. I fili metallici vengono prodotti per trafilatura quindi il forte incrudimento cui sono soggetti aumenta notevolmente la resistenza a rottura.

Spaccato di un cavo d'acciaio in cui si distinguono chiaramente i trefoli formati fili

lunedì 6 novembre 2017

Articolo di giornale

Un articolo che parla degli usi della fibra della canapa come corda molto resistente.
Un altro articolo che racconta la storia di Philippe Petit, un funambolo che attraverso un cavo di acciaio tra le Twin Towers ispirò moltissime persone.

Mappa concettuale

Una mappa concettuale degli argomenti trattati nella sintesi


Una mappa concettuale fatta all’inizio del blog


Mappa creata con Mindomo

Traduzioni

Inglese: Rope
Francese: Corde
Tedesco: Seil
Norvegese: Tau
Croato: Uže
Giapponese: ロープ (Rōpu)
Russo: веревка
Cinese: 绳 (Shéng)
Portoghese: Corda




Traduzioni effettuate con Google Translate
Word Cloud creata con Worditout


Definizione

"Còrda [lat. chorda, dal greco 𝝌𝝄𝝆𝜹𝜼]. Organo flessibile, detto anche fune, atto a sopportare sforzi di trazione. È formato sia da fibre vegetali, canapa, cotone, ecc., o artificiali, sia da fili metallici, acciaio, rame, ecc., riuniti in fili ritorti a formare trefoli. Questi, avvolti in spire di torsione gli uni sugli altri, in numero adatto, formano la corda. Le corde servono per fare legature, imballaggi, per sollevare, sostenere o trascinare oggetti pesanti, per cavi di marina, per attrezzi da pesca ecc. [...]"
[da "Piccola Enciclopedia Treccani"]

Articolo conclusivo

La prima cosa che bisogna chiedersi prima di iniziare questo blog è cosa si intende con il termine liana artificiale. Riflettendoci gli arte...